Proteste a Milano contro il gemellaggio con Tel Aviv: tensioni al Comune e intervento dell’Ordine degli Avvocati

Mobilitazione a Milano: Attivisti chiedono l’interruzione dei legami con Israele

Decine di attivisti e manifestanti si sono riuniti dinanzi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per chiedere la fine dei rapporti con Israele e l’annullamento del gemellaggio con Tel Aviv. Il presidio si è svolto in Piazza della Scala, ribattezzata dai manifestanti come “Piazza Gaza”, dove sono state esposte le bandiere palestinesi, di Potere al Popolo e dell’Usb.

Tensione temporanea durante la manifestazione

Il clima della manifestazione è rimasto pacifico, ad eccezione di un episodio di tensione quando una donna, portando una bandiera israeliana e un fiocco giallo simbolo della liberazione degli ostaggi, si è avvicinata ai manifestanti affermando che “oggi ha avuto inizio la pace”. La donna è stata aggravata dalla folla e, di conseguenza, è intervenuta la Digos per chiedere che lasciasse la zona.

Richieste chiare per la politica comunale

Davanti a Palazzo Marino, i partecipanti hanno esposto due grandi striscioni con le scritte: ‘Milano anti-sionista’ e ‘No al gemellaggio’, esprimendo la richiesta di sanzionare Israele e interrompere tutti gli accordi esistenti. Nella giornata odierna, il Consiglio Comunale discuterà un ordine del giorno presentato dal consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi, che ha ottenuto il supporto di diversi membri del Partito Democratico. La mozione chiede la sospensione delle collaborazioni con Israele e la fine del gemellaggio con Tel Aviv.

Durante la manifestazione, un’attivista ha preso la parola dal megafono, affermando: “Non si possono ignorare migliaia di morti. È fondamentale raggiungere accordi, ma è altrettanto importante arrivare a una pace giusta, in cui il popolo palestinese possa esercitare il suo diritto di esistere”.

In evidenza

Altre news

NewsItalia CHAT